Confartigianato Imprese ha pubblicato una previsione economica a livello nazionale per l’anno 2023.
Questa la sintesi dello studio di Confartigianato.
L'inizio del 2023 vede numerosi fattori di incertezza e criticità per il Paese. Però vorrei focalizzarmi sulla mia regione, L'Emilia Romagna, perché una ricerca recente di Unioncamere stima per essa una crescita, nel 2023, dello 0,6%, superiore alla media nazionale che si attesterebbe, secondo l'ente camerale, allo 0,4%. Certo non parliamo di numeri esaltanti, ma di un dato che allinea l’Emilia-Romagna all’area Euro. Abbiamo sentito tanto parlare di recessione, però questo è un segnale di speranza che ci spinge a proseguire nella strada avviata nell’anno appena concluso.
Crisi energetica, aumento dei prezzi e ridotta reperibilità delle materie prime, difficoltà nel trovare manodopera qualificata, sono i principali rischi per la crescita alla crescita per il 2023, ai quali si aggiunge un rallentamento del commercio internazionale e delle esportazioni.
Il lavoro deve essere il tema centrale, con politiche attive che creino condizioni positive di incontro tra domanda e offerta, politiche dell’immigrazione che tengano conto delle esigenze occupazionali delle imprese italiane. Sul contenimento dei costi energetici, bene gli aiuti ma servono interventi strutturali e semplificazione burocratica per rendere il nostro Paese più virtuoso con le fonti di energia rinnovabile e meno dipendente dai fornitori internazionali.